Zuppa vietnamita vegetariana a modo mio

Preparate il brodo veg., mettendo in una pentola capiente la cipolla,le carote, il sedano, il cavolo, le patate,le zucchine, sale e aromi, basilico, salvia.Se come me,collezionate scorze di grana padana , questa è l’ occasione giusta per usarle, pulite la parte esterna grattando con un coltello e immergetele nel brodo, darà carattere e gusto e potrete mangiarle insieme alla zuppa.Fate cuocere tutto per almeno 2 orette.
La versione originale prevede un brodo di carne(pollo o maiale) o di pesce con aggiunta di verdure e lemongrass, che si cuoce per un giorno intero, io ho voluto fare una versione più leggera e totalmente vegetariana, potete aggiungere tutte le verdure che vi piacciono di più e anche il tofu.
A parte fate saltare con dell’ olio evo e aglio i funghi, salate e pepate e sfumate con del vino bianco, aggiungete un bicchiere di acqua e fate cuocere per 10 minuti fino a quando si sarà asciugata tutta l’ acqua.
Ora cuocete i vostri noodles in acqua bollente, una volta cotti , scolateli e conditeli con olio evo.
Pronto il brodo siete pronti per impiattare,meglio se avete una scodella per zuppa, mettete il brodo con le varie verdure, aggiungete una porzione di noodles e guarnite con dei profumatissimi funghi…..et voilà pronti siete ad usare le bacchette e a gustare questa meravigliosa zuppa!
E’ uno dei miei piatti preferiti che ho gustato in Thailandia e in Vietnam,servita in pentola mentre andava sul suo fornellino e mano a mano noi inserivamo le verdure, il pesce e i noodles, mentre continuava a cuocere, davvero eccezionale.
Enjoy

Zuppa vietnamita vegetariana a modo mio

Tempo di preparazione : 30 min
Tempo di cottura : 60 min

ingredienti per 4 persone

  • 1 cipolla
  • 2 patate, 2 carote, 2 gambi di sedano
  • 1/2 cavolo bianco e 1/2 nero
  • 200 g di funghi misti
  • 1 spicchio di aglio, sale e pepe q.b.
  • 4 scorze di grana ( se le avete)
  • 200 g di noodles , olio evo q.b.

Lo sapevi che...

Nell’antichità, i nostri cavoli erano coltivati principalmente per le loro proprietà curative e medicinali. Era usato per curare disturbi come sordità, la gotta e problemi gastrointestinali. Secondo gli antichi Romani e Greci, il cavolo era considerato così prezioso che poteva sostituire addirittura l’aglio, all’epoca base per ogni tipo di cura. Anche Catone il Vecchio considerava il cavolo come un rimedio contro le malattie, come fonte di giovinezza e di virilità. Poi nel Medioevo divenne il segno distintivo del cibo popolare e contadino, povero e poco raffinato. Una leggenda romana ci narra, che ci fosse inimicizia tra il cavolo e la vite, perché Licurgo, Re della Tracia, distrusse le vigne di Bacco che, per punirlo, lo legò alla vite. Le lacrime del Re versate a terra si trasformarono in cavoli. Stando alla tradizione contadina, se pianti un cavolo vicino alla vite, esso si sposterà da solo da un’altra parte. Da sempre il cavolo è considerato anche il simbolo della fecondità. Infatti viene raccolto dopo nove mesi dalla semina, questo riconduce proprio al periodo di gravidanza di una donna. Per questo si dice che i bambini nascono dai cavoli.

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